«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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Il Gazzettino del Nord/Est, 4 Marzo 2009

Sulla presentazione dell'Osservatorio sulle politiche del Comune, svoltasi il 2 Marzo 2009, nell'ambito del primolunedìdelmese.

URBANISTICA
Cittadini in assemblea:
«Vogliamo un cambiamento»

Tre assessori, Lazzari, Tosetto e Dalla Pozza, a confronto con i cittadini in un’assemblea pubblica che si è svolta l'altra sera nella sede della Cooperativa Insieme. Ma anche se la maggior parte dei partecipanti erano legati ad associazioni vicine politicamente all’amministrazione Variati le osservazioni non sono mancate. In primo luogo, quelle relative alle linee programmatiche del governo cittadino. «Nelle vostre linee programmatiche non emerge l’indirizzo forte di un cambiamento di questa città», ha sottolineato il sociologo Vladimiro Soli, coordinatore dell'osservatorio che ha organizzato l’assemblea, all’indirizzo degli assessori. I quali, anticipando alcune delle prossime mosse della Giunta, hanno risposto di aver ereditato in Comune una situazione difficile da gestire e che il tempo dell’azione comincerà dalla fine di quest’anno. Qualcosa è però cambiato. Ed in effetti l’incontro "numero 82" del "primo lunedì del mese" ha inaugurato una nuova stagione, aprendo un dialogo con il Comune di Vicenza. Ma soprattutto, se si escludono alcuni seminari tecnici promossi con le associazioni, è la prima volta che il “palazzo” apre le porte per un confronto. «La gente sente il bisogno di confortarsi con l’amministrazione pubblica, quello che ieri è iniziato è un percorso interessante che spero continui», ha sottolineato Ciro Asproso, coordinatore dei Verdi e del "Comitato Laghetto". La sua presenza all’assemblea non è stata di certo casuale, visto che proprio la questione urbanistica è stata uno dei principali oggetti al centro del dibattito. «La nostra impressione - ha aggiunto Asproso - è che consideriamo prematuro chiudere il Pat nei prossimi tre mesi senza avere ben identificato alcuni criteri». Sul tema del piano urbanistico l’assessore alla progettazione del territorio, Francesa Lazzari, ha comunque portato alcune rassicurazioni: «Con l’urbanistica ci troviamo a metà del guado con un Pat che abbiamo completamente smontato - ha spiegato - di sicuro recupereremo il più possibile di zona agricola e sulle aree dei privati bisogna aprire a contrattazioni, inoltre andremo a riprogettare alcune zone, a cominciare da viale Milano e recupereremo alcuni spazi, come Palazzo degli Uffici». Su di un altro settore connesso, quello della mobilità, è invece intervenuto l’assessore Ennio Tosetto: «La tangenziale nord, la bretella di Costabissara, il nuovo ponte di Debba (quello della Provincia, ndr) sono infrastrutture che vanno a toccare zone sensibili della città, ma non farle vuol dire continuare a vedere Vicenza solo come una città di attraversamento». Dal punto di vista ambientale i prossimi progetti saranno invece quelli sul trasporto pubblico locale, con l’investimento di 2 milioni di euro per 7 bus ed il probabile allargamento della Zona a Traffico Limitato. Ed infine è stato l’assessore alla sicurezza Antonio Dalla Pozza a spiegare il perché di molti rallentamenti rispetto alle iniziali linee programmatiche: «Le linee guida sono dei bei pensieri, ma un anno lo abbiamo passato a risolvere piccole e grandi rogne ci siamo trovati dalla precedente gestione, per noi è più una questione di qualità che di tempo».

P.R.

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