EL SALVADOR / Notiziario
DestraSi è concluso con un parziale rinnovo delle cariche, che lascia però nelle mani della “vecchia guardia” i ruoli chiave nella gestione del partito, la riunione del Comitato Esecutivo Nazionale (COENA) della Alleanza Repubblicana Nazionalista (ARENA), svoltasi a fine settembre. La principale sorpresa è venuta dalla nomina di Ricardo Valdivieso alla Commissione Politica, dopo che questi aveva rinunciato all’incarico di vicepresidente con il compito di tutore dell’ideologia del partito. Valdivieso aveva rinunciato in solidarietà con Roberto Avila, escluso dal vertice del partito. Sia Valdivieso che Avila sono tra i fondatori di ARENA. I contrasti nell’estrema destra salvadoregna si sono fatti più acuti e pubblici a seguito della recente sconfitta elettorale, che ha visto i progressi del Fronte Farabundo Martí per la Liberazione Nazionale (FMLN). Inoltre, anche la coabitazione di differenti blocchi di potere economico si sta facendo difficile. Negli ultimi tempi, lo Stato ha favorito il gruppo finanziario ed economico guidato dall’ex presidente Alfredo Cristiani. Questi ha lasciato il suo incarico di presidente del COENA nell’aprile scorso, per favorire – a suo dire – un ricambio. Attuale presidente del COENA è, però, Walter Araujo, persona di fiducia dello stesso Cristiani. In altri termini, il gruppo finanziario dell’ex presidente continua a controllare saldamente il partito, a scapito dei “vecchi” che difendono, invece, gli interessi dell’oligarchia agroesportatrice. A dar fiato al malumore dei grandi agrari ci ha pensato Orlando Arévalo, presidente della Commissione di Economia e Agricoltura, che ha denunciato senza mezzi termini le “mafie economiche che hanno sequestrato il partito”. Il gruppo parlamentare aveva deciso l’espulsione di Arévalo; questi ha, allora, chiesto scusa per la forma, ma non per il contenuto delle sue dichiarazioni, dichiarando di voler restare in ARENA.
VeleniA metà ottobre, il numero di vittime mortali del liquore al metanolo era giunto a 126. Nel Salvador, questo alcol è utilizzato, soprattutto, come solvente per vernici e viene importato dal México e dagli USA. Gi investigatori non sono ancora riusciti a risalire ai fabbricanti clandestini del liquore contraffatto e “tagliato” con questo veleno, che ha seminato la morte in tutto il paese.
PovertàSecondo uno studio presentato in settembre dal Dipartimento di Economia della Università Centroamericana “José Simeón Cañas”, di San Salvador, il 49,74% della popolazione salvadoregna vive in condizioni di povertà. La percentuale equivale a circa 3 milioni di abitanti. Di questi, il 55%, cioè 1,3 milioni, vive in condizioni di povertà estrema. Le sacche di povertà più acuta si registrano nelle zone rurali della parte nordorientale del paese: nel dipartimento di Cabañas, 9 persone su 10 sono povere; in quello di Morazán, 8 su 10. D’altro canto, il salario minimo, invariato nominalmente dal 1988, ha perso però il 24% del suo potere d’acquisto reale. Nel primo semestre di quest’anno, l’economia non presenta segnali di particolare conforto: la domanda interna scende, appena compensata da una crescita del settore esterno (+18,7%) e dall’invio delle rimesse familiari dall’estero, cresciute del 23% rispetto allo stesso periodo del 1999. Da questi dati, ha commentato il decano della Facoltà di Economia della UCA, Javier Ibizate, emerge come la povertà sia, al contempo, causa ed effetto della recessione economica. Ragion per la quale, ha aggiunto, sarebbe urgente un nuovo piano economico nazionale, concertato fra i tutti settori.
Zucchero/1I proprietari degli stabilimenti di zucchero sono debitori nei confronti dei piccoli e medi coltivatori di canna da zucchero, che la vendono agli ingenios, di oltre 9 milioni di dollari, relativi al raccolto 1999-2000. Di conseguenza, l’80% dei circa 3.500 coltivatori sperimenta crescenti problemi con le banche che oltre a non rinnovare i crediti, intendono ipotecare i loro beni per rifarsi del debito. Nel raccolto 1999-2000, il rendimento medio è stato di 210 libbre (1 libbra=0,454 kg.) di zucchero per tonnellata di canna, 50 libbre in più del raccolto precedente. In totale, sono state prodotti 11 milioni di quintali (di libbre) di zucchero.
Zucchero/2A fine settembre, 145 lavoratori dell’ingenio El Carmen, nei pressi di Sonsonate, sono stati licenziati, a seguito della chiusura dello zuccherificio. I lavoratori vantano però crediti per almeno 170 mila dollari nei confronti dell’azienda. Che, guarda caso, non intende pagare. L’ingenio El Carmen appartiene a Héctor Cristiani, che controlla il 70% delle azioni, e Enrique Rais, che detiene il restante 30%, entrambi esponenti di alcune delle famiglie oligarchiche del paese.
PrestitiQuali sono i margini di sovranità nazionale (e di chi voglia tutelare gli interessi popolari) nell’epoca della globalizzazione economica? Un’interessante e inquietante, a seconda dei punti di vista, risposta ci viene dal Salvador. In parlamento, infatti, l’FMLN impedisce da tempo la ratifica di due prestiti che il Banco Interamericano de Desarrollo (BID) ha già approvato per El Salvador. Il primo, del valore di 20,7 milioni di dollari, riguarda la riforma del sistema sanitario; il secondo, di 43,7 milioni di dollari, interesse, invece, il sistema idrico. La sinistra si oppone, in particolare, ad alcune clausole contrattuali di tali accordi economici, che prevedono la privatizzazione dei servizi sanitari e dell’acqua potabile. Di conseguenza, il BID ha minacciato di non concedere più prestiti al paese centroamericano se la situazione non si sblocca. Da parte sua, il governo salvadoregno ha sfruttato la vicenda per mettere in cattiva luce l’FMLN, accusato di ostacolare il progresso del paese, cercando al contempo di provocare una spaccatura all’interno della sinistra. L’FMLN si è però riunito con rappresentanti del BID, per spiegare la propria posizione e chiedere l’eliminazione delle clausole citate per dare via libera ai prestiti. Nonostante la polemica, il governo ha acceduto a formare una commissione con parlamentari dei due blocchi per discutere della questione in vista del bilancio del prossimo anno.