CENTROAMÉRICA / 11 Settembre
Di Marco Cantarelli.
NICARAGUA / La crisi del caffè: storia, problemi e prospettive
Non un solo uomo lavorerà più per niente (...) Siccome questi signori vedono che siamo indios, ci vogliono tenere sotto il giogo, ma da oggi non lo sopportiamo più». Arrivarono a migliaia e la sera molti altri se ne aggiunsero. Scesero dalle cañadas – così gli indigeni chiamavano i propri villaggi –, illuminando le loro bianche cotonas (camice senza collo che si portano come magliette, ndr) con fiaccole di ocote (una specie di pino ricca di resina, ndr). Nei tre giorni che seguirono, quel numeroso quanto improvvisato esercito indigeno si scontrò con la popolazione ladina, prese controllo della maggior parte della città e si rese protagonista della più violenta sollevazione indigena della storia nicaraguense del XIX secolo.
Articolo di José Luis Rocha, ricercatore di Nitlapán-UCA. Ha collaborato alla traduzione Giordano Golinelli. Redazione di Marco Cantarelli.