«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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NICARAGUA / La caduta di Alemán: nuovi scenari politici

Anche se non si apprezzano sostanziali miglioramenti rispetto ai gravi problemi strutturali del paese, né si siano affacciati volti nuovi sulla scena, non v’è dubbio, tuttavia, che il panorama politico in Nicaragua sia cambiato parecchio negli ultimi mesi. La “caduta in disgrazia” dell’ex presidente Arnoldo Alemán, dopo oltre un decennio di apparentemente irresistibile ascesa, ha impresso nella memoria collettiva immagini difficilmente cancellabili: dapprima, la rocambolesca “defenestrazione” di Alemán operata dal parlamento il 12 dicembre 2002; quindi, la condanna per corruzione, inflittagli il 22 dello stesso mese; infine, i discussi arresti domiciliari concessigli da giudici, forse, un po’ troppo compiacenti. Il 2003 si apre, così, all’insegna di profondi mutamenti negli equilibri politici nel Paese e, di conseguenza, della ricerca, sempre tesa e affannosa, di un riaccomodamento nelle alleanze. Vediamo come e con quali prospettive.

Di Marco Cantarelli, su note di envío.

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NICARAGUA / Gerarchia cattolica e governo ai ferri corti

L’altra grande novità – e mina vagante – nel panorama politico nicaraguense è rappresentata dalle crescenti tensioni fra gerarchia cattolica e l’attuale governo. Forse, è utile un breve inquadramento storico in tal senso.

Di Marco Cantarelli.

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NICARAGUA / Una storica sentenza: condannate le multinazionali delle banane

L’11 dicembre scorso, alla vigilia del voto che ha tolto l’immunità parlamentare di Arnoldo Alemán, la giustizia nicaraguense, con una sentenza senza dubbio storica, ha condannato tre multinazionali -la Shell Oil Company, la Dow Chemical e la Standard Fruit Company – a pagare quasi 490 milioni di dollari a 583 ex lavoratori e lavoratrici delle piantagioni di banane nella zona nord-occidentale del Paese, che hanno contratto diversi disturbi, malattie e malformazioni, a causa del pesticida Nemagon, che tali multinazionali hanno prodotto, esportato, commercializzato ed applicato in Nicaragua (vedi bollettino scorso).

Di Marco Cantarelli.

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NICARAGUA / Come salvare il bosco, costruendo case e tagliando alberi...

L’ecologia tradizionale domina il pensiero e influisce pesantemente sulle leggi, politiche e decisioni che si prendono nel Nord del modo per preservare i boschi dei Paesi del Sud. La “nuova ecologia” sfida i miti dell’ecologia tradizionale e può risultare cruciale per i Paesi del Sud. Una provocazione intellettuale che,  crediamo - e speriamo - farà discutere.

Di René Mendoza Vidaurre ricercatore di Nitlapán-UCA. Traduzione di Marta Fracasso. Redazione di Marco Cantarelli.

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NICARAGUA / "Ho passato dodici giorni in una maquiladora..."

Questa inchiesta condotta in una fabbrica tessile, di cui omettiamo il nome, offre uno spaccato su quali siano le condizioni di lavoro e di vita nelle cosiddette Zone Franche che proliferano oggi in Nicaragua, presentate come “la via allo sviluppo” di questo, come di tanti altri Paesi del Sud del mondo.

Di Yanina Turcios Gómez, ricercatrice di Nitlapán-UCA, gruppo di lavoro sulla maquila. Traduzione di Sabrina Bussani. Redazione di Marco Cantarelli.

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MÉXICO / Uno Stato contro le sue radici, indigene

In México vivono dieci milioni di indios che non vogliono cessare di essere tali, ma solo smettere di essere poveri. Con la Ley Indigena, approvata dal governo, dal parlamento ed ora anche dal potere giudiziario, lo Stato messicano ha dato loro uno “schiaffo”: non li rispetta come indigeni, né li sostiene nella lotta contro la povertà.

Di Jorge Alonso, corrispondente dal México. Traduzione di Marta Fracasso. Redazione di Marco Cantarelli.

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NORD/SUD / Cos'è il Piano Puebla-Panamá

A seguito della vittoria elettorale di Lula in Brasile il negoziato a livello continentale sull’Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), patrocinata dagli Stati Uniti, dovrà fare i conti con le critiche nel merito avanzate dal più grande paese latinoamericano. Tale congiuntura, tuttavia, è vista da alcuni governi come un’opportunità per fare progredire il trattato di libero commercio fra Centroamerica e Stati Uniti e, di conseguenza, anche il Piano Puebla-Panamá del presidente messicano Fox. In questo articolo, cerchiamo di capire di cosa tratta questa proposta.

Di Miguel Pickard. Traduzione di Maddalena Frigerio. Redazione di Marco Cantarelli.

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GUATEMALA / La questione religiosa ed il mito dell'esercito

Il 20 Luglio 1954, di fronte a coloro che avevano deposto Jacobo Arbenz e posto fine alla Rivoluzione del ’44, l’arcivescovo Rosell affermò con orgoglio: «La Chiesa non ha bisogno di una nuova egemonia, perché ce l’ha già e non l’ha mai persa nella nostra patria, in cui tutti si fidano della sua parola, credono nella sua dottrina e collaborano alla sua opera». All’inizio del terzo millennio, nessun esponente della Chiesa Cattolica si arrischierebbe a pronunciare con la stessa sicurezza tali parole, nemmeno dopo la visita del Papa in occasione della canonizzazione dell’hermano Pedro, avvenimento che ha rappresentato una straordinaria affermazione della cattolicità in Guatemala.

Di Juan Hernández Pico, corrispondente dal Guatemala. Traduzione di Sabrina Bussani. Redazione di Marco Cantarelli.

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