«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza. E per sognare oltre tanta disperazione.»
Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
Prigioniero del suo ruolo di primo piano negli anni '80, Daniel Ortega volta oggi le spalle ai cambiamenti nel mondo e, pure, agli interessi del Nicaragua in ambito internazionale, dove il suo ruolo è, del resto, irrilevante. Al contempo, però, sulla scena nazionale si sente a proprio agio e sicuro, e si concede pure il lusso di governare in barba alla legge ed a scapito del crescente degrado ambientale che soffre il Paese.
Articolo originale della redazione di envío. Traduzione e redazione in italiano di Marco Cantarelli.