«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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HONDURAS / Paese laboratorio delle politiche di sicurezza di Washington

L'indagine che ha portato all'arresto degli assassini materiali di Berta Cáceres è solo una prova in più del fatto che sono gli Stati Uniti a governare in Honduras. Tutto ciò che accade nel Paese va visto da questa prospettiva. Ma anche da quella del presidente Juan Orlando Hernández, che punta alla rielezione. Nei fatti, il degrado istituzionale, che spinge Washington a fare dell'Honduras un laboratorio delle sue politiche di sicurezza, nonché la smisurata ambizione di Hernández, stanno spingendo il Paese verso un regime sempre più autoritario, repressivo e militarizzato.

Di Ismael Moreno, corrispondente dall'Honduras. Traduzione e redazione di Marco Cantarelli.

Due mesi dopo l'assassinio di Berta Cáceres, che ha commosso l'Honduras e molti nel mondo, il Ministerio Público (dipendente dalla Procura Generale della Repubblica, ndr) ha emesso i mandati di arresto di diverse persone accusate di aver partecipato al crimine. L'ambasciatore statunitense, James D. Nealon, è stato il primo a complimentarsi con il governo honduregno per il successo dell'inchiesta. Dopodiché, anche il presidente Juan Orlando Hernández si è autocongratulato, attribuendosi i meriti di questo risultato contro l'impunità.

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