CENTROAMÉRICA / I motivi per cui le donne emigrano non sono solo economici
Le analisi sulla migrazione centroamericana sono centrate soprattutto sui fattori economici, sulla violenza criminale e sulla persecuzione politica. Poco si soffermano sulle espressioni comuni, a volte sottili, della violenza sessista. Il numero crescente di donne centroamericane che lasciano i propri Paesi stimola una riflessione profonda sulle cause associate al maschilismo e ad altri meccanismi di controllo cui sono sottomesse le donne nelle nostr società.
Karina Fonseca Vindas, direttrice del Servizio gesuitico per i migranti del Costa Rica. Traduzione e redazione di Marco Cantarelli.
Decenni dopo la fine dei conflitti armati in America Centrale, commuove dover constatare come si ripetano i trasferimenti forzosi di popolazioni nei tre Paesi del cosiddetto Triangolo Nord (Guatemala, El Salvador e Honduras), che cercano rifugio in altri Paesi, fuggendo da persecuzioni politiche, povertà, abusi sessuali e dalla violenza scatenata da bande criminali armate dedite ad estorsioni, ricatti e minacce.
Nonostante gran parte delle statistiche sui migranti non appaiano disaggregate per sesso, è senz'altro in aumento il numero di donne che ogni anno cercano di scappare dalle molteplici manifestazioni di violenza che le colpiscono direttamente. Per questo, preoccupa il fatto che restino invisibili gli abusi specifici che tante donne patiscono in seno alle loro famiglie e che non si tenga conto della dimensione emotiva, fisica e patrimoniale della violenza che il crimine organizzato suscita fra le donne. In questo senso, la nozione di “violenza generalizzata” con cui spesso si analizza il contesto centroamericano non è sufficiente a spiegare quanto sta accadendo.