NICARAGUA / Il “fattore Evo” complica i piani di Ortega
Traduzione e redazione di Marco Cantarelli.
Una catena di eventi – fra cui, l’ammutinamento di varie unità della polizia, il “suggerimento” del Capo dell’Esercito boliviano a dimettersi, le conclusioni del rapporto dell’Organizzazione degli Stati Americani sulle irregolarità commesse nelle elezioni del 20 Ottobre – hanno posto fine alla presidenza di Evo Morales, in Bolivia, che del gruppo dell’Alleanza Bolivariana per le Americhe (ALBA) era quello che godeva di una migliore immagine nei media internazionali.
Un commerciante di El Alto (Bolivia), René Quenta Quispe, ha così riassunto quanto accaduto: «Evo ha sbagliato, voleva essere un re, mentre la gente lo aveva eletto presidente. Se se ne fosse andato quattro anni fa, si sarebbe preso tutti gli applausi. Oggi, è stato cacciato dal popolo».