NICARAGUA/ Due anni di resistenza alla dittatura e, ora, al virus
Traduzione e redazione di Marco Cantarelli.
Il 6 Aprile, la prestigiosa rivista medica britannica The Lancet ha pubblicato un articolo sulla situazione sanitaria in Nicaragua, che cominciava con queste parole: «La risposta del governo nicaraguense alla pandemia è stata, ad oggi, forse la più irregolare fra tutti i Paesi del mondo». Almeno fino al 30 Aprile, tale risposta non è cambiata. L'insensibilità e l’ermetismo con cui la dittatura affronta la crisi sanitaria comportano nuove e logoranti incertezze e sofferenze, che si aggiungono a quelle che gran parte della popolazione sopporta a causa della risposta criminale del governo alla ribellione civica di due anni fa. Ortega e Murillo, con l'arroganza di chi detiene il potere assoluto, continuano a reprimere quanti si sono ribellati nell’Aprile 2018, che sono ormai maggioranza sociale, mentre il loro atteggiamento nei confronti della pandemia resta di negazione e negligenza criminale. Cosa li spinge a tale comportamento? Su quale scenario scommettono?