«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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Locandine promemoria 2001

Anno IV - Incontro n. 263 Dicembre 2001, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Afghanistan: gli interessi strategici in gioco
Cosa cambia nello scenario afghano dopo l’avanzata delle truppe dell'Alleanza del Nord? Quali assetti geopolitici si prefigurano nell'area che, dal Mar Caspio al Golfo Persico, concentra le principali riserve di petrolio e gas naturale del pianeta? Basterà la caduta del regime dei Taliban asmantellare la rete terroristica di Al Qaeda, o almeno privarla dei suoi pericolosi arsenali radioattivi, chimici e batteriologici di cui, purtroppo, si teme disponga? O, piuttosto, si profila l'ennesima guerra fratricida, finanziata dai traffici di oppio di cui pare siano pieni i magazzini delle varie fazioni in lotta? Inizia così l’inverno afghano...

  • Renzo Guolo, sociologo, collaboratore della rivista di geopolitica Limes

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno IV - Incontro n. 255 Novembre 2001, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Da Kabul a Gerusalemme: geopolitica dell’attuale crisi internazionale
Conflitto religioso? Scontro di civiltà? O dietro c’è, al solito, il controllo del petrolio? Cosa cambia in Medioriente dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 negli Stati Uniti? Perché il processo di pace fra Israele e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina si è arenato e cosa potrebbe farlo ripartire, disattivando così il focolaio più pericoloso che minaccia di incendiare tutta la regione?

  • Luigi Sandri, giornalista esperto di Medioriente e religioni orientali, già corrispondente dell’ANSA da Mosca e Tel Aviv, autore di varie pubblicazioni, tra cui Città santa e lacerata: Gerusalemme per ebrei, cristiani e musulmani

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno IV - Incontro n. 241 Ottobre 2001, ore 20:30, Saletta Lampertico (Cinema Odeon), in corso Palladio, Vicenza

Oltre Genova, Oltre New York
Tutti abbiamo sentito che era cambiato qualcosa dopo i fatti di Genova: tutti sentiamo che è cambiato molto dopo la tragedia di New York. Solo nell’immaginario collettivo o realmente, nella nostra società? Sono in crisi i valori della democrazia, della nostra civiltà? La cronaca degli eventi cede il posto a dubbi e interrogativi. La risposta che sembra prevalere è quella del conflitto e della guerra. La società civile e la politica si chiedono se ve ne siano altre

  • Sabina Siniscalchi, Mani Tese
  • Tiziana Valpiana, deputata PRC

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; CISL; Movimento Gocce di Giustizia; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Gruppo Sud-Nord Araceli; WWF

 

Anno IV - Incontro n. 234 Giugno 2001, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

G8
La "forbice" fra ricchi e poveri era e continua ad essere drammatica; l’economia mondiale era a rischio recessione; i pur timidi accordi internazionali sull’ambiente vengono stracciati dalla Casa Bianca; è ripresa (se mai si era fermata) la corsa agli armamenti; le cosiddette "crisi regionali" (Medio Oriente, Balcani, Caucaso) continuano irrisolte; sempre più impotenti appaiono le Nazioni Unite. Il "modello" neoliberista, ormai lo riconoscono persino al FMI e alla Banca Mondiale, non regge più. Il problema sono, al solito, le alternative. Con quali posizioni si presentano, dunque, all’appuntamento di Genova i movimenti alternativi, il cosiddetto "popolo di Seattle", nonché il nuovo governo italiano?

  • Miriam Giovanzana, direttrice della rivista Altreconomia

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; CISL; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; Movimento Gocce di Giustizia; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno IV - Incontro n. 227 Maggio 2001, ore 20:30, Saletta Lampertico (Cinema Odeon), in corso Palladio, Vicenza

Messico e Chiapas dopo la"Marcia dei Colori della Terra"
La lunga resistenza delle popolazioni indigene del Chiapas ha scosso la politica e la società messicane fino a far crollare la supremazia del partito-Stato che ha governato il paese per oltre 70 anni. Ora, l’evento straordinario della "Marcia dei Colori della Terra" potrebbe segnare un ulteriore momento di svolta. Come reagiranno il governo e il congresso messicani? Quali prospettive per il movimento zapatista, per la solidarietà internazionale con gli indigeni chiapanechi e per i movimenti che in tutto il mondo cercano alternative alla globalizzazione neoliberistica?

  • Aldo Zanchetta, autore, tra gli altri, del libro Chiapas, perché? e coordinatore del gruppo di Mani Tese di Lucca
  • Martina Vultaggio, Ya Basta!, ha commentato un filmato sulla marcia zapatista.

Promosso da gruppi, associazioni e singoli della società civile vicentina

 

Anno IV - Incontro n. 212 Aprile 2001, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Partecipazione democratica e formazione al senso di cittadinanza a livello locale e globale
Un tessuto variegato di persone, gruppi, associazioni, reti, che dissemina esperienze ricche di valori e umanità, ma che comunica poco al suo interno, nonostante Internet. Una presenza sociale diffusa e articolata, frutto di tante radici e con tanti rami frondosi, un po’ allergica alla collaborazione reciproca, ma alla ricerca di sinergie che la proiettino oltre la dimensione locale. Un’area sociale che fa "politica dal basso", nelle scelte di tutti i giorni, a volte in forme impegnate e consapevoli, in altre senza saperlo, in altre ancora negando persino tale dimensione del proprio impegno. Una società civile, quella vicentina, ancorchéé fragile, tuttavia, poco rappresentata e con scarsa incisività nelle scelte che riguardano la città, il paese e il mondo in cui viviamo.

  • Giuseppe Stoppiglia, presidente dell’associazione Macondo.

Promosso da gruppi, associazioni e singoli della società civile vicentina

 

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