«Abbiamo fatto germinare le nostre idee per imparare a sopravvivere in mezzo a tanta fame, per difenderci da tanto scandalo e dagli attacchi, per organizzarci in mezzo a tanta confusione, per rincuorarci nonostante la profonda tristezza.
E per sognare oltre tanta disperazione.»


Da un calendario inca degli inizi della Conquista dell'America.
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Locandine promemoria 2002

Anno V - Incontro n. 342 Dicembre 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Guerre preventive e nuovo dis/ordine mondiale
La guerra all’Iraq è (ancora) evitabile? Quali scenari per il "dopo"? Le conseguenze della nuova dottrina di sicurezza "nazionale" degli Stati Uniti sugli equilibri, o meglio, sugli squilibri mondiali

  • Lucio Magri, direttore responsabile de la rivista del manifesto

Promosso da:Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno V - Incontro n.  334 Novembre 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Dove va l’America Latina dopo le elezioni in Brasile
Questo invito alla riflessione è partito alla vigilia di una data storica per il continente sudamericano: saldamente in testa ai sondaggi dell'ultima ora, Luis Inacio da Silva, popolarmente noto come Lula, si preparava a diventare il prossimo presidente del Brasile. Mai prima d'ora, la sinistra brasiliana aveva accumulato tanto consenso elettorale nel più grande paese latinoamericano. Cosa cambierà ora per il Brasile? Il nuovo presidente dovrà fare i conti con la pesante eredità dei governi precedenti e con una crisi sociale ed economica che il neoliberismo ha aggravato, anziché frenare. Quindi, con il sempre incombente Fondo Monetario Internazionale, che proprio prima delle elezioni ha concesso un prestito straordinario di oltre 30 miliardi di dollari al Brasile, per impedire un "effetto domino" nella più generale crisi dei paesi del Cono Sud. Ma, il successo di Lula potrebbe influenzare anche il corso della politica ed i processi elettorali in altri paesi latinoamericani. E uno scenario del tutto diverso potrebbe, pure, profilarsi nel quadro dei negoziati con gli Stati Uniti per l’avvio dell’Area di Libero Commercio nelle Americhe

  • Nicoletta Manuzzato, giornalista esperta di America Latina

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno V - Incontro n. 327 Ottobre 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Un’altra giustizia (internazionale) è possibile?
Orientamenti e prospettive della giustizia internazionale. È possibile intendere un’idea universale di equità? Una giustizia "giusta" è possibile? Quanto i poteri forti possono rendere soggettive le regole del diritto? In che modo i meccanismi della giustizia a livello nazionale interagiscono con quelli della giustizia internazionale?

  • Domenico Gallo, magistrato, curatore di varie pubblicazioni su questioni di carattere internazionale e sui diritti umani

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam  - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno V - Incontro n. 313 Giugno 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Per una città vivibile: mettiamo in pratica la sostenibilità
«In una società sostenibile - scrive Mercedes Bresso in Per un’economia ecologica (1992) - il consumo di beni non viene negato, ma viene posto nella sua giusta prospettiva: un aspetto della vita e non l'essenza della vita. Il che permetterà anche di liberare risorse per aiutare la maggioranza dell’umanità che sta ancora al di sotto della sfera di soddisfacimento di minimi bisogni materiali, a superare almeno la soglia di sopravvivenza. Senza la quale nessuna sostenibilità dello sviluppo nel senso di conservazione dell'ambiente e del capitale naturale sarà mai possibile, neppure nei paesi ricchi». Nel prossimo agosto, a Johannesburg, in Sudafrica, si terrà il vertice mondiale sullo "sviluppo sostenibile", promosso dalle Nazioni Unite. Si tratta di un appuntamento importante, che servirà a misurare le reali volontà di capi di Stato e di governo del mondo di avviare concretamente un cambiamento di rotta a livello internazionale. Con quali idee, proposte e risultati, l’Italia si presenta a questo appuntamento? A che punto è la ricerca scientifica e tecnologica nel campo della sostenibilità? Come vivono quelle comunità locali che hanno avviato progetti di sviluppo sostenibile? E a Vicenza come vanno le cose?

  • Alberto Cuomo, WWF Veneto
  • Andrea D’Ascanio, Commercio Equo e Solidale
  • Viviana Frisone, Rete di Lilliput

La serata ha inaugurato una serie di attività poi culminate in FestAmbiente (28/30 Giugno), al parco del Retrone, Vicenza.

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno V - Incontro n. 306 Maggio 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

In cammino da Porto Alegre a Vicenza
«Ho partecipato al Forum Sociale di Porto Alegre. La sinistra ha molto da imparare da questo movimento. Intanto deve essere capace di riaffermare la supremazia del potere pubblico sulla finanza privata. Poi, mettere in piedi una resistenza alle strategie politiche del libero mercato che sono bulimiche e hanno portato soltanto danni. Il denaro deve ritornare ad essere un mezzo, non un fine. E le imprese devono ricominciare ad essere operatori economici, non politici. Adesso la sfida è chiara a tutti. Domenica (21 aprile, ndr) abbiamo ricevuto un forte ammonimento. E credo valga anche per l’Italia». Queste parole di Danielle Mitterrand, a commento delle recenti elezioni francesi, ci paiono utili a introdurre il tema che vi proponiamo per il prossimo appuntamento. Noi, piccolo spazio di società civile, siamo in grado di lasciarci coinvolgere e di coinvolgere quella parte crescente di società, fatta di persone già impegnate o magari "sensibili" ma che non "partecipano attivamente", per arrivare a immaginare insieme e avanzare di comune accordo delle proposte concrete su come coniugare democrazia rappresentativa e partecipativa nella nostra città? Una domanda e un tema difficili, ma fondamentali per il futuro democratico del nostro stesso Paese, e non solo. Non inseguiamo sogni irrealizzabili, né facili utopie, néé ci interessa la tanta retorica che pure c’è sull'argomento. Concretamente, vorremmo cominciare a raccogliere idee e proposte che nascono dalla pratica di questi anni di quanti e quante vorrebbero vivere in una città e in una società diverse. Perché, come sappiamo, un altro mondo, oltre che desiderabile, è possibile, ma va costruito. E qui viene il bello, ma anche il difficile... In varie serate del pldm abbiamo affrontato queste problematiche, spesso con l'aiuto di esperti. Questa volta, però, tocca a noi parlare. Non possiamo più esimerci dal cercare di calare questo discorso nella nostra realtà. Pertanto, la sera del 6 maggio prossimo, facendoci coraggio, ci troveremo a riflettere in maniera "casalinga" su questo tema. Abbiamo pensato ad una sorta di tavola rotonda cui parteciperanno persone rappresentative di diverse aree in movimento (senza, però, che le stesse siano considerate dei "portavoce ufficiali"). Si tratta di esponenti dell'associazionismo impegnato sulle problematiche Nord/Sud, dell'ambiente, della pace, della giustizia, del mondo del lavoro, di tutti quei temi, insomma, che sono di casa al pldm. Ad essi, abbiamo dato il compito di introdurre la serata, fornendo spunti alla discussione

  • Margherita Brondino, CISL
  • Olol Jackson, Ya Basta!
  • Fulvio Rebesani, Rete di Lilliput
  • Marco Cantarelli, ANS-XXI

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno V - Incontro n. 298 Aprile 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

+ caldo, + poveri, + problemi per tutti
Nei giorni scorsi, in Antartide, un’area vasta 3.250 chilometri quadrati (più o meno grande come la Val d’Aosta), pari a 720 miliardi di tonnellate di ghiaccio, si è staccata e frantumata in diversi icebergs. Negli ultimi cinque anni, la piattaforma Larsen - così si chiama quel che ne resta - ha già perduto 5.700 chilometri quadrati e adesso non ricopre che il 40% della sua precedente superficie. Nel prossimo futuro, si prevede un progressivo innalzamento dei mari. Tutta colpa del riscaldamento globale del pianeta, hanno sentenziato, unanimi, gli scienziati. I fenomeni del Niño e della Niña, legati all’alternarsi del surriscaldamento delle acque dell'oceano Pacifico, appaiono sempre più imprevedibili e devastanti, alternando siccità a piogge torrenziali, che lasciano nella miseria più nera milioni di latinoamericani. Ma lo sconvolgimento climatico planetario è ormai sotto gli occhi di tutti, dall'Africa alla stessa Europa meridionale, dove avanza la desertificazione. Perché un mondo diverso e alegre sia possibile sarebbe necessario e urgente intervenire - anche in casa nostra! - sulle cause di tali squilibri nel complesso ecosistema terrestre. Tuttavia, persino il timido protocollo di Kyoto, che dovrebbe frenare almeno un po’ l'emissione dei gas che provocano l’effetto-serra, viene largamente disatteso, in primo luogo, dai paesi più ricchi. Eppure, dovrebbe essere chiaro che squilibrio ambientale chiama povertà, e questa alimenta instabilità sociale e politica in tanti paesi, emigrazione, criminalità, terrorismo, conflitti... Per riflettere sul nesso fra variazioni climatiche e aumento della povertà, soprattutto nei paesi del Sud del mondo, abbiamo organizzato questa serata

  • Paolo Scinto, LEGAMBIENTE

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno IV - Incontro n. 284 Marzo 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Un mondo alegre è possibile
Più di 200 etnie; 186 lingue di 131 paesi; 15.230 delegati; 51.300 partecipanti, 4.909 organizzazioni della società civile, 2.400 giornalisti di 193 periodici, 188 radio, 140 media digitali e 116 canali televisivi. Forse, mai prima d'ora, un evento che ha mobilitato la società civile e forze politiche alternative alla globalizzazione neoliberistica di tutto il mondo, ha avuto tanta eco. Cos'è stato, dunque, questo Forum social mundial, svoltosi a Porto Alegre, in Brasile, poche settimane fa? C’è chi lo ha paragonato ad una rete planetaria che stringe periodicamente le sue maglie per confrontarsi su obiettivi comuni. Per alcuni, è l'embrione di una nuova "internazionale". Per molti, è la "prova provata" che una diversa globalizzazione, "dal basso", è possibile. Per altri, è stato comunque un appuntamento straripante di idee, esperienze, incontri, spettacoli, colori, costumi e - perché no? - specialità "socio-eno-gastronomiche"... Ma sono ancora molte le immagini di questo importante appuntamento: probabilmente, nessuna di esse rende in maniera esauriente la complessità e la strabordante ricchezza delle realtà che a Porto Alegre si sono incontrate. Cosa insegna, dunque, questa esperienza? Quali prospettive apre ai movimenti alternativi al neoliberismo? Cosa possiamo fare anche noi, nel nostro piccolo mondo globalizzato?

  • Margherita Brondino, Ufficio Studi della CISL di Vicenza e altri vicentini che hanno partecipato al Forum di Porto Alegre

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

Anno IV - Incontro n. 274 Febbraio 2002, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza

Grazie Argentina!
Grazie per ricordare ai nostri politici che il loro primo dovere è servire il popolo. Grazie per mostrarci come finisce un paese quando gli interessi partitici, corporativi ed individuali si antepongono sempre al bene comune e al buon senso. Grazie per corroborare che la politica non può essere consegnata agli economisti, neanche ai migliori. E per ricordare agli economisti che diventano ministri che non devono essere superbi, né credersi dei re, non mostrarsi duri, né accattivanti quando quasi il 20% della popolazione non ha lavoro. Grazie per ricordarci che la disoccupazione non è solo un numero che il ministro dell'economia butta lì, mentre i camerieri gli servono whisky durante il suo pranzo con gli imprenditori. Grazie per ricordare ai nostri governanti che la disoccupazione mortifica il cittadino onesto. Grazie per avvertire i nostri governanti che anche un cittadino onesto perde la pazienza. Grazie per ricordarci che non è carino che ci sia un trapezista ad ogni angolo, cercando di sbarcare il lunario. E, peggio, che sia un bambino. Grazie per indicarci cosa succede quando tutta la popolazione deve tirare la cinghia... Tutti, tranne la classe politica. Grazie per farci vedere che non va bene che il lavoratore soffra e che il capo giri in automobili da 65 mila dollari. E che il figlio del deputato vanti una "collaborazione occasionale" da 4 mila dollari al mese. Ma anche la figlia, il fratello, la moglie e l’amante... Grazie per fare vedere al nostro Stato che deve spendere il nostro denaro più razionalmente. Grazie per mostrarci che un paese impoverito non può sopravvivere senza fissare delle priorità. Con quasi il 50% dei bambini in condizioni di povertà, l'arcivescovo non arrossisce di vergogna quando reclama continuamente che lo Stato sussidi le sue scuole religiose? Grazie per mostrarci che la riduzione della spesa pubblica non può significare il degrado del sistema educativo. Grazie per rimarcare che qualcosa non va bene quando una persona, che dice di difendere i diritti umani, celebra il terrorismo e la morte di migliaia di innocenti. Grazie per istruirci su cosa succede ad un paese quando il potere giudiziario cessa di essere indipendente. O quando non è più credibile. Grazie per far vedere come finisce un paese il cui valore massimo è la furbizia. Grazie per insegnarci che finirà male quando per un punto di rating tutto è in gioco . E quanto valgano le "benedizioni" del FMI, ora che il paese fa parte del selezionato e umiliante gruppo di nazioni che un giorno erano ricche ed oggi sono povere. Grazie per ricordarci che un presidente non può essere venduto come una bibita. E per mostrarci che i presidenti non valgono per quello che dicono, ma per quello che fanno. Grazie per mostrarci che è inutile e patetico essere più "casabianchisti" della Casa Bianca. Grazie per ricordarci che la pubblicità mente. E per mostrarci come finisce un popolo quando crede che quanto si vede in tv sia più importante della realtà. Grazie per farci vedere che il nostro destino è nelle nostre mani, sebbene non ce ne rendiamo conto, perché siamo molto occupati a guardare il Grande Fratello. Grazie Argentina! (Da un messaggio giunto via rete dall’America Latina)

  • Luca de Fraia, coordinatore nazionale di Sdebitarsi, Campagna italiana per la cancellazione del debito, per un millennio senza debiti
  • Nel corso della serata, abbiamo ascoltato anche le testimonianze di un gruppo di vicentini di ritorno dalla Palestina

Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Cooperativa UNICOMONDO; Granello di Senape; Gruppo Sud-Nord Araceli; Gruppo Tanzania; LEGAMBIENTE; Lega Obiettori di Coscienza; Movimento Gocce di Giustizia; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Rete di Lilliput; WWF

 

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