Locandine promemoria 2004
Anno VII - Incontro n. 496 Dicembre 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Sì, ma chi paga il conto?
Chi continuerà a pagare le tasse e chi no. Chi si impoverirà e chi si arricchirà, ancor di più. Chi troverà lavoro (e quale) e chi lo perderà. Chi ce la farà a sbarcare il lunario e chi non ce la farà ad arrivare a fine mese. Chi riceverà incentivi a investire echi no. Chi delocalizzerà e se ne andrà dall’Italia, e chi se la prenderà coi cinesi... A forza di tagliare l’istruzione, la ricerca, la sanità, i trasporti, la previdenza e i servizi, cosa resterà dello Stato sociale? E a forza di condoni edilizi, che ne sarà dell'ambiente? E se poi ci toccherà pagare più tasse locali? Saremo più sicuri privatizzando anche la pubblica sicurezza, a favore per di più di improvvisati cow-boys? Ma davvero, facendo risparmiare i più ricchi, ripartiranno i consumi (e quali)? Chissà, magari fra qualche tempo qualcuno scriverà un saggio su società, politica, economia e ideologia nell'era neoliberistica. Noi, oggi, più modestamente, ci siamo accontentati di scrivere una letterina a Babbo Natale, con voci e testimonianze concrete
- Franca Porto, segretaria generale della CISL di Vicenza
- Oscar Mancini, segretario generale della CGIL di Vicenza
Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; LEGAMBIENTE; Rete di Lilliput; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Movimento Gocce di Giustizia; Granello di Senape; Associazione Pangea; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Gruppo Sud-Nord Araceli; Cooperativa UNICOMONDO
Anno VII - Incontro n. 488 Novembre 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Clima: tiriamo un sospiro?
A volte, delle belle notizie si parla poco. La ratifica del Protocollo di Kioto da parte del parlamento russo rilancia la lotta ai cambiamenti climatici in atto sul pianeta. Se finora, i Paesi che più consumano, inquinano ed emettono gas serra - gli Stati Uniti, soprattutto - hanno avuto buon gioco nell'eludere le proprie responsabilità, adducendo anche uno scarso consenso internazionale al Protocollo, la decisione della Russia, per le dimensioni di questo Paese e il suo ruolo nello sfruttamento delle materie prime, riapre la sfida. In Europa e, pure, in Italia. Ce n’è di che riflettere!
- Mita Lapi, ricercatrice presso la Fondazione Lombardia per l’Ambiente, già portavoce delle ONG italiane riunite nel "Coordinamento delle Associazioni italiane per la lotta ai cambiamenti climatici" al vertice sul clima, tenutosi a Milano e noto come COP9
Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; LEGAMBIENTE; Rete di Lilliput; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Movimento Gocce di Giustizia; Granello di Senape; Associazione Pangea; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Gruppo Sud-Nord Araceli; Cooperativa UNICOMONDO
Anno VII - Incontro n. 474 Ottobre 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Pantano Iraq
Sciiti, sunniti, wahabiti; radicali, moderati; e poi ancora, laici, seguaci di Saddam e del partito Baath; terroristi di Al Qaeda; per finire con predoni del deserto e banditi delle città... Il Paese è nel caos, ammettono i generali USA, l’Autorità Provvisoria è priva di reale potere, almeno 100 mila uomini sono in armi e controllano vaste zone del territorio, difficile tenere, in Gennaio, quelle elezioni che dovrebbero assicurare stabilità e democrazia. In questo scenario, le modalità degli ultimi sequestri - fra cui quello delle "due Simone" e del personale iracheno di ONG italiane, di cui auspichiamo la libertà insieme a quella di tutti gli ostaggi - gettano una luce ancora più sinistra su quale sia la posta in gioco nelle prossime settimane
- Renzo Guolo, sociologo, saggista esperto di movimenti fondamentalisti islamici
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Anno VII - Incontro n. 467 Giugno 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Quando l’utopia diventa mercato
La logica e i modelli del commercio alternativo sono applicabili anche nel Nord del mondo e su scala regionale. Dopo trent’anni i successi ci sono e la partecipazione è forte, crescente. Che cosa succederà se si salderanno scelte etiche e stili di vita su larga scala?
- Fabio Gavelli, giornalista de Il Resto del Carlino e collaboratore di Altreconomia
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Anno VII - Incontro n. 453 Maggio 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Guerre preventive e prevenzione delle guerre
Stati Uniti ed Unione Europea, entrambi alla vigilia di elezioni - e pure di importanti cambiamenti, con l’allargamento della seconda a dieci nuovi Paesi -, si confrontano sul loro ruolo nella scena internazionale nel prossimo futuro. In questa prospettiva, cosa può cambiare fra Giugno e Novembre di quest’anno?
- Fabrizio Tonello, giornalista e docente all'Università di Padova.
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Anno VII - Incontro n. 445 Aprile 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Dove va il capitalismo italiano
Negli ultimi tempi, centinaia di migliaia di italiani hanno visto andare in fumo quei risparmi di una vita che avrebbero dovuto garantire loro una vecchiaia più tranquilla, "integrando" pensioni ormai erose da mille attacchi e tagli. Dapprima è scoppiata la "bolla" speculativa, alimentata a lungo nelle borse di tutto il mondo, e le azioni della new economy sono diventate carta straccia. Lo stesso è accaduto per i bond argentini, con i risvolti anche etici nei confronti di quel popolo derubato e affamato. Problemi non solo italiani, certo, in questo mondo ormai globalizzato. Basti pensare agli scandali Enron o WorldCom. Ma, poi è arrivata la crisi della Fiat. E, quindi, gli scandali Cirio, Banca 121, PARMALAT, delle società di calcio... Intanto, la crisi dell’industria si fa sentire anche nei distretti fino a ieri "forti", come il Nord-Est. Tutti incidenti di percorso o segnali di un malessere più profondo? Trattasi di una malattia di stagione o il malato è grave? In realtà, nell’intreccio fra industrie, banche, mass-media, società sportive e politica, il conflitto di interessi sembra ormai la "norma", piuttosto che l’eccezione. Come se ne esce, ammesso che lo si voglia? Insomma, come e quanto è cambiato il capitalismo nazional-globalizzato nostrano?
- Massimo Carraro, europarlamentare ed imprenditore
- Riccardo Realfonzo, docente di Economia Politica
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Anno VI - Incontro n. 431 Marzo 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
Pace e guerra, politica e movimenti
Marzo vedrà importanti mobilitazioni in tutto il mondo per la pace, per dire no alle guerre, per ricordare che "un altro mondo è possibile", fondato sulla giustizia e sul diritto. Qual è lo stato di salute del movimento pacifista che un anno fa fu definito "la seconda potenza mondiale" da The New York Times? Mentre nel parlamento italiano si discute del rinnovo della cosiddetta "missione di pace" in Iraq - ma non solo - nel quadro della "guerra preventiva e prolungata" degli Stati Uniti, come e quanto incideranno le recenti lacerazioni politiche nell’opposizione all’intervento sui rapporti fra movimenti e partiti del centro-sinistra?
- Luciana Castellina, del comitato di direzione de la rivista del manifesto
Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; LEGAMBIENTE; Rete di Lilliput; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Associazione Megachip; Movimento Gocce di Giustizia; Granello di Senape; Associazione Pangea; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Gruppo Sud-Nord Araceli; Cooperativa UNICOMONDO
Anno VI - Incontro n. 422 Febbraio 2004, ore 20:30, ai Carmini, in corso Fogazzaro 250, Vicenza
1. Dopo Bombay, le sfide globali e locali dei movimenti
Il Forum Sociale Mondiale, che per la prima volta non si è tenuto a Porto Alegre, ha chiuso i battenti. Già si annuncia un grande appuntamento di pace per il prossimo Marzo, nel primo anniversario dell'intervento USA in Iraq. Ma altre sfide, di dimensioni locali e globali attendono quei movimenti che furono definiti da importanti media statunitensi la "seconda potenza mondiale". Di ritorno dall’India, ci ha raccontato come sono andate le cose:
- Margherita Brondino, dell’Ufficio Studi della CISL di Vicenza
I recenti accordi di Ginevra siglati da esponenti israeliani e palestinesi, non rappresentativi tuttavia dei loro governi, testimoniano che una pace nella Terra Santa per le tre grandi religioni monoteiste è possibile. Una pace ispirata dal realismo, ma nondimeno fondata sul diritto, ispirata da criteri di ascolto delle ragioni dell’altro e senso di giustizia. Se i rispettivi governi (e popoli) lo volessero (e certo i dubbi non mancano...) , quegli accordi offrono dunque una soluzione; perlomeno, indicano che una via pacifica per risolvere le tante questioni aperte è non solo percorribile, ma a portata di mano. Ma, cosa prevedono in particolare tali accordi? Sono una delle tante utopie destinate a restare lettera morta, o possono davvero trasformarsi in realtà concreta? Come, quando e per merito di chi?
- Luigi Sandri, giornalista esperto di Medio Oriente e religioni orientali
Promosso da: Alternativa Nord/Sud per il XXI secolo (coordinamento); Amici del Guatemala; ACRA; ASOC; AGESCI; Rete di Lilliput; Associazione Lomasanta; CGIL; CISL; Movimento Gocce di Giustizia; Granello di Senape; LEGAMBIENTE; Associazione Pangea; Salaam - I ragazzi dell’Olivo; Gruppo Sud-Nord Araceli; Cooperativa UNICOMONDO